ERA ROMANA A MARATEA
LE VILLAE DELL'ERA ROMANA
All’inizio del III secolo a.C. il villaggio su Capo la Timpa venne definitivamente abbandonato.
Non conosciamo esattamente il successivo modello d’insediamento, ma gli archeologi presumono che nell’era romana il territorio di Maratea ospitasse un insediamento disgregato, con piccoli nuclei a cui si affiancavano le grandi villae marittimae patrizie.
Una di queste villae è stata ritrovata presso la Secca di Castrocucco, dove reperti testimoniano anche la presenza di un impianto ittico.
Il Vicus nell'era romana
ANCORE & ANFORE
La principale emergenza archeologica del periodo romano è, piuttosto che la costa o l’entroterra, la piccola isola di Santo Janni, nei cui fondali è stato ritrovato il più grande giacimento di ancore e anfore romane del Mediterraneo.
Questi reperti, oggi esposti nella mostra perenne di archeologia subacquea presso Palazzo De Lieto, sono la testimonianza più diretta dell’importanza della Maratea romana, di cui ignoriamo il nome, nel panorama degli antichi commerci marittimi: le ancore furono lasciate sui fondali da navi che percorrevano rotte in tutto il Mediterraneo, da Roma alla Sicilia, dalla Spagna alle coste africane.
continua in : Medioevo di Maratea
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MARATEA. L'EREDITA' DEL SARACENO
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